Blowin' in the Wind - Bob Dylan
è una famosa canzone di contenuto pacifista scritta da Bob Dylan nel 1962 e pubblicata la prima volta l'anno successivo nell'album The Freewheelin' Bob Dylan.
Questo brano è da molti considerato il manifesto della generazione dei giovani statunitensi disillusi dalla politica portata avanti negli anni cinquanta e sessanta dal loro paese e sfociata dapprima nella guerra fredda e poi nella guerra del Vietnam.
Quando scrisse questo motivo (la cui melodia fu ispirata all'autore da un canto degli schiavi afroamericani: No More Auction Block), Dylan non era ancora quel paladino della controcultura
che dopo pochi anni avrebbe rimesso in discussione – con la propria
attività artistica di poeta e musicista – antichi pregiudizi e paure
nuove; ma già allora – giovane cantastorie proveniente da un piccolo
sobborgo minerario del Minnesota –
era in grado di mostrarsi cosciente e padrone – in termini di
comprensione del senso delle cose – dei nuovi pericoli derivanti
dall'era atomica (i temi del fall out erano peraltro già stati illustrati con amara e sofferta poeticità dai cantori della Beat Generation, in primis Jack Kerouac ed Allen Ginsberg).
Tre semplici strofe sono in questo caso sufficienti al
compositore-poeta per interrogarsi su tematiche sociali ed esistenziali.
In particolare, al centro della sua visionaria poeticità sono il senso
della condizione umana e l'incapacità dell'uomo di ripudiare in maniera
definitiva e totale ogni tipo di guerra.
Nel ritornello – rivolto metaforicamente a un ipotetico amico, nel
quale si potrebbe identificare l'intera umanità - viene data una
risposta che lascia uno spiraglio all'ottimismo: una risposta che c'è, e a portarla basterà un soffio di vento.
da Wikipedia
Muzicons.com
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