Negli anni Venti, prima in
America e poi in Europa, il Charleston fu il capostipite di un nuovo modo di
ballare, che rappresentava una rivoluzione dei vecchi schemi e portava nelle
sale da ballo una musica ancora considerata da molti "sconveniente" come il
Jazz. Le movenze improvvisate sui ritmi che nascevano dalla tradizione
musicale negra avevano dato origine anche al Fox-trot, ma fu il Charleston a
codificare nuovi passi e a diffondersi rapidamente anche in Europa. Nato
nell'ambiente degli scaricatori neri della Carolina del Sud, il Charleston
prese nome dalla cittadina portuale che era il centro del commercio di
tabacco, legno e gomma. In Italia arrivò verso la metà degli anni Venti,
sull'onda dei film americani con Joan Crawford e dei successi francesi di
Josephine Baker. Questa fu la canzone che lanciò il Charleston.
Lola mia, vien via con me,
c'è il fox-trot che fa per te
che hai la frenesia di ballar.
È un fox-trot rivoluzion
che si chiama Charleston.
L'avrai ben sentito nominar.
Lola, cosa impari a scuola?
Manco una parola,
sai di Charleston.
Lola, manda il cuore in gola
rompe qualche suola
ma quant'emozion!
Charleston,
Charleston,
che delizia, che passione!
Lola, sai non è una fola,
dopo la "Spagnola"
viene il Charleston.
Oh Lola, Lola, Lola,
impari a scuola
il Charleston.
Oh Lola, Lola....
Va a fare, va a fare,
va a fare, va a far....
Lola, Lola.....
Oh Lola
balla il Charlestom.
Charleston,
Charleston,
che delizia, che passione!
Lola, sai non è una fola,
dopo la "Spagnola"
viene il Charleston.
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